STORIA DELL'ALLEVAMENTO, DAGLI ANNI'60 AD OGGI
L’allevamento delle Vallate si estende su un’area di 4000 mq in una cittadina dall’aspetto bucolico, Brazzano di Cormòns in provincia di Gorizia, al confine con la Slovenia. Circa 60 anni fa’ il cav. Vincenzo Boscato scelse questo posto come sede del suo allevamento.
La passione per la caccia e i cani lo accompagnò già da bambino, quando sottraeva il pane da casa per portarlo al cagnolino di turno tenuto nascosto in cantina. Gli aneddoti sulla sua infanzia e le marachelle dovute alla passione per la caccia si susseguivano numerose.
Di origini campane, entrò nell’arma dei carabinieri giovanissimo. Fu trasferito in Puglia dove conobbe Franca che diventò sua moglie. Successivamente, dopo il matrimonio, fu trasferito in Friuli e qui si sistemò definitivamente avendovi individuato il posto ideale per costruire un allevamento di Setter inglesi e di Épagneul breton, razze del cuore.
Erano gli anni sessanta quando andò in pensione dall’Arma per dedicarsi anima e corpo alla realizzazione di questo suo progetto, alternando l’impegno nella costruzione della struttura al duro lavoro di preparazione dei suoi cani alle prove di caccia e alle esposizioni. A coronamento di questi suoi sforzi ottenne nel 1961 il riconoscimento dall'ENCI dell'affisso "Delle Vallate". Nel frattempo gli erano nati i tre figli, Umberto, Carla e Rosa, che insieme alla moglie Franca portava sempre con se coinvolgendoli anche nella preparazione dei cani per le prove di lavoro. I sacrifici diedero ben presto i loro frutti e arrivarono i primi risultati.
Erano i tempi di Duch 3°, splendido setter inglese. La vita cinofila era, a quei tempi, molto attiva, gli incontri fra addetti ai lavori erano assidui: con Crismani, con Gigi Fanton e molti altri fondatori delle migliori correnti di sangue. Gli scambi generosi fra allevatori portarono buoni frutti. Il Friuli – Venezia Giulia era allora patria dei famosi setter inglesi che hanno lasciato un’impronta indelebile nell’allevamento italiano: oltre ai “Crismani” , c’erano i “delle Morene”, i “del Rovere”, i “Raimond’s”, i “di Cerea”.
La madre del razzatore Lindo di Cerea era Vanda delle Vallate, come pure le madri del Ch. L. Artù di Valmarecchia e del Ch L.R. Irgo sono state rispettivamente Miss 3° delle Vallate e Alba 28° delle Vallate (figlia di Duch 3°) . E si potrebbe continuare citando il celebrato Ch.L.(R) Negus, la cui bisnonna materna era Nedda dell Vallate . Lungo il periodo della sua attività, Boscato suscitò l’interesse dei migliori giornalisti cinofili tra cui ricordiamo Giorgio Cacciari e Vincenzo Celano, divenuti in seguito ottimi amici suoi.
Convinto della sua filosofia, secondo cui un soggetto non deve eccellere per una sola qualità, ma deve possedere tutte le fondamentali doti venatorie per essere un apprezzabile cane da caccia, si orientò verso la produzione di un cane equilibrato e concreto nell’azione, di utilità al carniere.
Vincenzo Boscato, nel corso degli anni ’70 e ’80, ebbe la soddisfazione di arrivare a produrre e vendere 500 cuccioli l’anno. Tra i soggetti prodotti nell’allevamento ne ricordiamo solo alcuni che, negli anni ’90, si sono distinti nelle prove di lavoro: Zina delle Vallate, épagneul breton, campionessa riproduttrice; Penny delle Vallate, setter inglese, campionessa italiana di lavoro, fino ad arrivare al Camp. Int. di lavoro Vavà delle Vallate, setter inglese, portato abilmente al campionato dal caro amico di famiglia Archimede.
Attualmente l’attività è portata avanti dai tre figli: Rosa, Carla e Umberto, che, dopo anni di collaborazione col padre, dal ’95 gestiscono la struttura, facendo la felicità di molti cacciatori con i quali esiste una proficua collaborazione epistolare che ha permesso negli anni un ulteriore miglioramento della selezione delle due razze allevate, fino a ottenere le attuali correnti di sangue e la produzione di cucciolate sempre più mirate.
L’allevamento delle Vallate si estende su un’area di 4000 mq in una cittadina dall’aspetto bucolico, Brazzano di Cormòns in provincia di Gorizia, al confine con la Slovenia. Circa 60 anni fa’ il cav. Vincenzo Boscato scelse questo posto come sede del suo allevamento.
La passione per la caccia e i cani lo accompagnò già da bambino, quando sottraeva il pane da casa per portarlo al cagnolino di turno tenuto nascosto in cantina. Gli aneddoti sulla sua infanzia e le marachelle dovute alla passione per la caccia si susseguivano numerose.
Di origini campane, entrò nell’arma dei carabinieri giovanissimo. Fu trasferito in Puglia dove conobbe Franca che diventò sua moglie. Successivamente, dopo il matrimonio, fu trasferito in Friuli e qui si sistemò definitivamente avendovi individuato il posto ideale per costruire un allevamento di Setter inglesi e di Épagneul breton, razze del cuore.
Erano gli anni sessanta quando andò in pensione dall’Arma per dedicarsi anima e corpo alla realizzazione di questo suo progetto, alternando l’impegno nella costruzione della struttura al duro lavoro di preparazione dei suoi cani alle prove di caccia e alle esposizioni. A coronamento di questi suoi sforzi ottenne nel 1961 il riconoscimento dall'ENCI dell'affisso "Delle Vallate". Nel frattempo gli erano nati i tre figli, Umberto, Carla e Rosa, che insieme alla moglie Franca portava sempre con se coinvolgendoli anche nella preparazione dei cani per le prove di lavoro. I sacrifici diedero ben presto i loro frutti e arrivarono i primi risultati.
Erano i tempi di Duch 3°, splendido setter inglese. La vita cinofila era, a quei tempi, molto attiva, gli incontri fra addetti ai lavori erano assidui: con Crismani, con Gigi Fanton e molti altri fondatori delle migliori correnti di sangue. Gli scambi generosi fra allevatori portarono buoni frutti. Il Friuli – Venezia Giulia era allora patria dei famosi setter inglesi che hanno lasciato un’impronta indelebile nell’allevamento italiano: oltre ai “Crismani” , c’erano i “delle Morene”, i “del Rovere”, i “Raimond’s”, i “di Cerea”.
La madre del razzatore Lindo di Cerea era Vanda delle Vallate, come pure le madri del Ch. L. Artù di Valmarecchia e del Ch L.R. Irgo sono state rispettivamente Miss 3° delle Vallate e Alba 28° delle Vallate (figlia di Duch 3°) . E si potrebbe continuare citando il celebrato Ch.L.(R) Negus, la cui bisnonna materna era Nedda dell Vallate . Lungo il periodo della sua attività, Boscato suscitò l’interesse dei migliori giornalisti cinofili tra cui ricordiamo Giorgio Cacciari e Vincenzo Celano, divenuti in seguito ottimi amici suoi.
Convinto della sua filosofia, secondo cui un soggetto non deve eccellere per una sola qualità, ma deve possedere tutte le fondamentali doti venatorie per essere un apprezzabile cane da caccia, si orientò verso la produzione di un cane equilibrato e concreto nell’azione, di utilità al carniere.
Vincenzo Boscato, nel corso degli anni ’70 e ’80, ebbe la soddisfazione di arrivare a produrre e vendere 500 cuccioli l’anno. Tra i soggetti prodotti nell’allevamento ne ricordiamo solo alcuni che, negli anni ’90, si sono distinti nelle prove di lavoro: Zina delle Vallate, épagneul breton, campionessa riproduttrice; Penny delle Vallate, setter inglese, campionessa italiana di lavoro, fino ad arrivare al Camp. Int. di lavoro Vavà delle Vallate, setter inglese, portato abilmente al campionato dal caro amico di famiglia Archimede.
Attualmente l’attività è portata avanti dai tre figli: Rosa, Carla e Umberto, che, dopo anni di collaborazione col padre, dal ’95 gestiscono la struttura, facendo la felicità di molti cacciatori con i quali esiste una proficua collaborazione epistolare che ha permesso negli anni un ulteriore miglioramento della selezione delle due razze allevate, fino a ottenere le attuali correnti di sangue e la produzione di cucciolate sempre più mirate.